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Secondo bene inerente: l’autorità genitoriale. Il termine,
dal greco, mi dice: scorre me stesso. Scorrimento fisiologico,
intellettuale, morale, religioso. Al primo si accompagna
il Paterno, che pone il religioso al secondo posto.
Nelle nuove famiglie non è così.

Lasciarmi odiare dal nemico con devoto silenzioso amore è
la mia vera assoluzione: la morte dell’amore mi si scioglie:
è la mia vera metamorfosi: la morte dell’amore sciolta si
trasforma in vita. Quali beni lasciarmi odiare? Sicuramente
i beni che mi compongono: beni componenti. Sicuramente
i beni che mi aderiscono: beni aderenti. Anche i beni inerenti
la persona umana? Anche la dignità umana? Satana ci ha
bene guidati a non lasciarcela più odiare da nessuno, a non
lasciarcela sacrificare, mentre la divina è pienamente sacrificabile.
Al brutto e pericoloso gioco satanico dobbiamo
opporre una azione decisa a riportare la sacrificabilità divina
in quella umana, che tutti siamo impegnati a far crescere
non con le armi dell’amore di odio contro le ingiustizie
sociali, ma con l’arma divina del non amarmi, per promuovere
quella dei fratelli ed essere pronto a subire le ingiustizie
con devoto silenzioso amore. Ed ora ci attende un altro
bene inerente: ed è l’autorità umana. Un bene fin troppo
spazioso, per trattarlo tutto insieme.
Per questo restringiamo lo sguardo ad una che è basilare, che
si pone come alla base delle altre autorità. Guardiamo solamente
alla autorità genitoriale: quella che i genitori consegnano
proprio nella generazione dei figli. La prima conoscenza
dobbiamo darla al termine: ‘autorità’. Ci dobbiamo preoccupare
anzitutto da quale lingua derivi. Il vocabolario ci rimanda
alla lingua latina, nella quale il termine suona così: ‘auctoritas’.
Pensando a quello che succede quando la coppia
diventa genitrice, ci ha aiutato la lingua greca che ci dice: il
termine in esame si compone di un pronome e di un verbo.
1) Il pronome: ‘autòs’: me stesso, come automobile (si
muove da se stessa), autoritratto, autografo, autonomo.
2) Il verbo è ‘rein’: scorrere: come emorragia, dissenteria,
diarrea.
Autorità è lo scorrimento dei genitori nei figli. Alla base di
quello scorrimento si pone l’umana concezione. Essa dà il
via allo scorrimento della coppia nel figlio incominciato.
1) È lo scorrimento fisiologico che si suole specificare
così: il sangue dei genitori scorre nelle vene del figlio.
È il primo scorrimento che induce poi ogni altro. Quali
sono i conseguenti?
2) Al primo segue uno scorrimento intellettuale: non
appena è possibile, i genitori fanno scorrere il loro pensiero
nella mente del figlio, man mano si apre alla sua
comprensione.
3) Segue pure uno scorrimento morale: il modo di vivere
e di agire dei genitori scorre nella vita e nell’agire del
figlio. Il loro costume di vita scorre nel figlio.
4) Segue pure uno scorrimento religioso: la loro fede religiosa
con i suoi contenuti scorre dai genitori al figlio.
La funzione genitoriale paterna e materna incomincia con
lo scorrimento della vita e si completa con lo scorrimento
intellettuale, morale e religioso. Il primo scorrimento si
compie una volta sola, i successivi vanno in continuazione,
senza un prima e un poi, perché quegli scorrimenti si
avvicendano senza ordine prestabilito, anzi, quegli scorrimenti
si fanno finanche simultanei. Per avere una funzione
genitoriale integrale i quattro scorrimenti sono essenziali.
Volendo stabilire un ordine di importanza dobbiamo
dire che allo scorrimento fisiologico si accompagna
immediatamente il Paterno, per cui lo scorrimento religioso
va collocato al primo posto. Se oggi nelle famiglie
ottiene l’ultimo posto, dobbiamo dire: si è meno genitori.

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