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L’apertura al fideato Figliale rinnovato. Visuato Paterno esplosivo: una persona che si trova: una subpersona superanimalizzata
non si accetta, ma si ribella. Un bivio spunterà:
o chiudersi o aprirsi al nuovo fideato Figliale metamorfosato


Anche l’autorità dobbiamo lasciarci odiare dalle nuove

generazioni con devoto silenzioso sacrificale amore?
Inconsciamente esse vanno incontro al loro visuato.
Un visuato dal contenuto Paterno e dal contenuto satanico.
Si vedranno come io mi sono visto: orribilmente conciato
da Satana.
1) L’armoniosa comunione tra spirito spiritato e corpoanimato spezzata. Una scintilla animalesca sprigionata:
l’istinto mio. Lo spirito spiritato detronizzato. L’istinto
al comando insediato (elevato).
2) Lo Spirito Agentato su di me bloccato: Spirito Agentato
su di me bloccato: Spirito Agentato informato dall’istinto,
istintivizzato. Spirito Paterno Agentato in malattia
collocato e alla eterna morte dell’amore avviato.
3) Istinto e spirito mio. Spirito Paterno e Agente suo in
meccanismo automatico infernale congegnati. A produrre
in continuità amore di odio votati.
Visuato satanico presente e prospettico fa un potentissimo
esplosivo. Non ci si ferma a quel visuato, non ci si può fermare.
Neppure le nuove generazioni vi si fermeranno in se
stesse. Quando la persona si vede e si sente una sub-persona:
una persona che non più al suo livello naturale, ma
al di sotto di esso. Si vede e si sente una subpersona superanimalizzata.
1) Animalizzata per lo scatenarsi in essa della forza dell’istinto
propria dell’animale, e da allora non più esclusiva,
ma partecipata (alla persona).
2) Ma anche superanimalizzata: perché la mia razionalità presta
alla mia animalità un servizio pieno, totale e cordiale.
Quando la persona delle nuove generazioni si vede e si
sente una subpersona superanimalizzata, in inferno vorticata,
non può accettarsi, non può sopportarsi, non può
volersi. Il visuato scatena una gigantesca e inarrestabile
esplosione. Si credeva il paradiso del piacere, e si trova
l’inferno: della devastazione, della desolazione, dello
squallore, dello schifo e della ripugnanza insopportabile.
L’amore per sé si sentirà umiliato, deriso, satireggiato,
insultato, vilipeso, stimato vile e vergognoso, e la persona
sdegnosamente si ribellerà e l’amarsi mai più lo sopporterà.
Quella persona al bivio si troverà.
1) Si porrà in chiusura totale e definitiva, e allora il darsi
al soffocamento del suo vivere sarà la gioia pazzesca di
Satana.
2) O si porrà in umile ansiosa apertura iniziale.
La sua apertura non è vana, la sua attesa non andrà delusa.
Nell’atto in cui si apre a una nuova speranza, ecco il
farsi dimesso alla soglia della sua casa di uno Spirito
nuovo: quello Figliale.
Come il Paterno veniva dal suo talamo metamorfosale,
così il Figliale viene dal suo talamo metamorfosale crociale:
espropriato, si è ceduto all’odio ecclesiale dirigenziale;
da esso si è lasciato annientare: fisicamente, moralmente,
messianicamente, divinamente, con distruzione totale,
pubblica e ufficiale; con devoto silenzioso sacrificale
amore. Per quella libera morte crociale il suo Spirito si fa
metamorfosale: trasformazione in meglio di un bene liberamente
sacrificato.
Il meglio è la sua espropriabilità, cedibilità, concepibilità,
vivibilità, moribilità. A un ospite gradito perché atteso, noi
diciamo: entri presto nella mia casa! La persona griderà
dunque: Vieni, Spirito Figliale, a salvarmi dalla morte
infernale!

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